Un mondo che ha perso la bussola, travolto da guerra, distruzione e progresso privo di cuore. In questo scenario nasce un’opera potente, che non urla rabbia… ma il diritto di sognare. Tra le macerie, un robot-scheletro rimescola i resti della civiltà: è l’immagine dell’uomo che ha smarrito empatia e umanità. Eppure, dentro una vecchia televisione, scorrono immagini d’infanzia: frammenti di innocenza, ricordi che resistono anche quando tutto intorno crolla. Al centro del carro, una donna guerriera: simbolo della forza femminile che protegge e custodisce i sogni come semi pronti a germogliare. Sul fondo, un giardino visionario ispirato a Bosch diventa il “Giardino dei Sogni”, luogo di rinascita e rigenerazione spirituale. Un’opera dedicata ai bambini che vivono la guerra. Un canto alla speranza. Una promessa di futuro.