I carri allegorici

S.F. costruzioni s.r.l. di Cavallaro   (Cat. A)

COGLI L'ATTIMO

Far maturare i tempi per essere consapevole che ogni cosa ha un corso e un decorso. La realtà cambia con noi e quando ci guardiamo indietro, ci accorgiamo di tutto il tempo trascorso, fra quello speso e quello perso.
Questo è il tema che l'opera si propone di rappresentare.
In primo piano l'attenzione si colloca su due fanciulli con un grosso cestino stracolmo di caramelle, che rappresenta l'abbondanza di tempo che abbiamo a disposizione. Quel tempo che ci è stato regalato alla nascita, quel tempo in cui i giorni sono lunghi e senza fine, un'ora è un universo, un'epoca intera che un semplice gioco riempie.
A seguire troviamo una dolce fantasia che farebbe gola a tutti. Si tratta di un'importante macchina del tempo che rappresenta l'opportunità, per gli esseri umani, di viaggiare avanti e indietro e di cambiare gli eventi, concedendo così la possibilità di rimediare a tutti coloro che si sono limitati a trascinare la propria esistenza anziché cogliere le opportunità, a chi è stato consumato dall'attesa di giorni migliori e a chi cerca di fermare il tempo illudendosi di vivere un'eterna giovinezza.
Successivamente troviamo un anziano uomo che rappresenta la maturità, il momento in cui ci rendiamo conto che le cose passano e non tornano, dove tutto è in movimento, tutto si trasforma, invecchia e si perde in una corsa inarrestabile verso la fine di ogni cosa.
Infine a rappresentare il cambiamento, l'evoluzione, abbiamo la scienza. Essa va avanti mettendo insieme nuove scoperte e nuovi obiettivi e che ci dice che adesso è il tempo di fare, il tempo di muoversi, il tempo di assaporare quelle caramelle che sono rimaste nel nostro cestino, per migliorare, per cambiare strada e per qualcuno di iniziare una nuova vita.
Immaginate adesso di ritrovarvi di fronte a tutte queste straordinarie opere e, mentre assaporate il piacere dell'arte, la vostra mente si libera, va in estasi, in uno stallo mentale. L'esperienza della bellezza è trascendentale e ci avvicina al Nirvana che nell'induismo è considerato uno stato perfetto di pace e felicità. Questo puro godimento dello spirito viene allegoricamente rappresentato nell'opera come la maestosa dea mitologica indiana "Sarasvati": Dea della conoscenza e delle arti che prorompente si mostra a noi nelle sue sembianze umane e che ci guida verso questo percorso di amore e rispetto verso la bellezza delle opere artistiche. Ma non solo, ci mette in guardia dalle fiamme che incombono.
Infatti, l'esperienza storica dimostra che l'arte è da sempre oggetto di attacchi durante i conflitti armati e che le conseguenze di questi abbiano portato a danni irreparabili. L'aggressione al patrimonio culturale è una mossa strategica volta a colpire ciò che esso rappresenta per una nazione: la sua unicità, la sua storia, la sua eredità.
L'esigenza di salvaguardare il patrimonio culturale mondiale dall'effetto distruttivo della guerra è necessaria.
Con l'augurio di un futuro senza più guerre, buon carnevale a tutti, sicchi longhi e macari cutti.